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Alessandra
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Visite turistiche

Agropoli ti aspetta! Parti alla scoperta di una destinazione rilassante, conosciuta per il grazioso porticciolo, i monumenti, le spiagge e non solo. Castello Aragonese Agaropoli e Baia di Trentova sono solo due delle tante attrazioni di Agropoli.
Agropoli Sud
Agropoli ti aspetta! Parti alla scoperta di una destinazione rilassante, conosciuta per il grazioso porticciolo, i monumenti, le spiagge e non solo. Castello Aragonese Agaropoli e Baia di Trentova sono solo due delle tante attrazioni di Agropoli.
Acciaroli è uno dei più caratteristici paesi costieri del Cilento e, insieme a Pioppi, è rappresenta una delle due frazioni marine del comune di Pollica. La frazione costiera di Pollica, Acciaroli, è un paese di pescatori che negli ultimi anni ha avuto un notevole incremento turistico anche grazie all’opera di valorizzazione da parte del compianto sindaco pescatore Angelo Vassallo. Il centro storico medievale, infatti, è un gioiello della costiera cilentana, case con pietra a vista che si affacciano sul mare riportate al loro massimo splendore grazie al lavoro di Angelo Vassallo.
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Acciaroli
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Acciaroli è uno dei più caratteristici paesi costieri del Cilento e, insieme a Pioppi, è rappresenta una delle due frazioni marine del comune di Pollica. La frazione costiera di Pollica, Acciaroli, è un paese di pescatori che negli ultimi anni ha avuto un notevole incremento turistico anche grazie all’opera di valorizzazione da parte del compianto sindaco pescatore Angelo Vassallo. Il centro storico medievale, infatti, è un gioiello della costiera cilentana, case con pietra a vista che si affacciano sul mare riportate al loro massimo splendore grazie al lavoro di Angelo Vassallo.
Paestum è stato uno dei primi siti della Magna Grecia a venir riscoperto e studiato dagli eruditi europei nel 1700, e oggi è uno dei siti archeologici più importanti del mondo accogliendo circa 440.000 visitatori all’anno. I suoi templi e musei lasciano a bocca aperta, raccontando la storia di popolazioni preistoriche, greche, lucane e romane. Il sito archeologico di Paestum si trova a circa 30km a sud dello splendido Golfo di Salerno, ed è un’area di 120 ettari gestita dal Ministero per i Beni Culturali che nel 1997 è entrato a far parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO, insieme al Parco Nazionale Cilento e Vallo di Diano, al sito archeologico di Velia e alla Certosa di Padula. Paestum fu fondata da alcuni coloni greci che venivano da Sibari, in Calabria, per rendere omaggio al Dio Poseidone. In breve tempo divenne una cittadina prospera, di grandi scambi commerciali e di navigatori, e nel corso dei secoli oltre ai magnifici templi, questi coloni magnogreci hanno costruito l’ampia agorà che ospita i resti dell’ekklesiasterion e dell’heroon. Dopo una breve fase di dominio lucano la città venne conquistata dai romani che ne fecero una prospera colonia-stato a servizio di Roma. Alcune parti della città cambiarono volto, come l’agorà, che divenne foro. Ai romani si deve la costruzione delle terme, delle lussuose ville patrizie e del meraviglioso anfiteatro che oggi possiamo ammirare (purtroppo diviso a metà).
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Paestum Templi station
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Paestum è stato uno dei primi siti della Magna Grecia a venir riscoperto e studiato dagli eruditi europei nel 1700, e oggi è uno dei siti archeologici più importanti del mondo accogliendo circa 440.000 visitatori all’anno. I suoi templi e musei lasciano a bocca aperta, raccontando la storia di popolazioni preistoriche, greche, lucane e romane. Il sito archeologico di Paestum si trova a circa 30km a sud dello splendido Golfo di Salerno, ed è un’area di 120 ettari gestita dal Ministero per i Beni Culturali che nel 1997 è entrato a far parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO, insieme al Parco Nazionale Cilento e Vallo di Diano, al sito archeologico di Velia e alla Certosa di Padula. Paestum fu fondata da alcuni coloni greci che venivano da Sibari, in Calabria, per rendere omaggio al Dio Poseidone. In breve tempo divenne una cittadina prospera, di grandi scambi commerciali e di navigatori, e nel corso dei secoli oltre ai magnifici templi, questi coloni magnogreci hanno costruito l’ampia agorà che ospita i resti dell’ekklesiasterion e dell’heroon. Dopo una breve fase di dominio lucano la città venne conquistata dai romani che ne fecero una prospera colonia-stato a servizio di Roma. Alcune parti della città cambiarono volto, come l’agorà, che divenne foro. Ai romani si deve la costruzione delle terme, delle lussuose ville patrizie e del meraviglioso anfiteatro che oggi possiamo ammirare (purtroppo diviso a metà).
I templi di Paestum Paestum è un’area enorme composta da templi, aree pubbliche e tombe (la più famosa è quella del Tuffatore, splendidamente decorata). Tra i suoi scavi e musei si possono passare intere giornate immersi in una delle testimonianze più tangibili della ricchezza e prosperità magnogreca. Sicuramente, a colpire maggiormente l’immaginario sono sempre stati i suoi templi. Tempio di Nettuno Il tempio di Nettuno è il più grande e meglio conservato di Paestum, edificato nel V secolo a.C. in pieno stile dorico classico. Ora l’attribuzione a Nettuno è dibattuta e se alcuni storici lo vorrebbero dedicato a Zeus, altri pensano sia dedicato ad Apollo. Tempio di Hera Detto “la Basilica”, per via del suo aspetto austero, è il più antico dei Templi di Paestum, ed è appunto per questo motivo che per molti anni gli studiosi non hanno capito la sua vera natura. Ancora oggi, non è stato chiarito con certezza se il tempio sia dedicato ad Hera, anche se è molto probabile è così, essendo la dea moglie del Re dell’Olimpo e madre di tutti gli achei. Tempio di Athena Costruito sul punto più alto della città, questo tempio è indubbiamente dedicato alla dea sapiente e guerriera più amata dai greci antichi. Si tratta dell’evoluzione di un primo sito chiamato “Oikos” intorno al quale intorno al 500 a.C ha cominciato a svilupparsi il tempio. I romani l’hanno poi dedicato a Cerere, dea della prosperità di origine preromana a cui il popolo dell’Urbe era molto devoto.
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Archaeological Park of Paestum
919 Via Magna Graecia
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I templi di Paestum Paestum è un’area enorme composta da templi, aree pubbliche e tombe (la più famosa è quella del Tuffatore, splendidamente decorata). Tra i suoi scavi e musei si possono passare intere giornate immersi in una delle testimonianze più tangibili della ricchezza e prosperità magnogreca. Sicuramente, a colpire maggiormente l’immaginario sono sempre stati i suoi templi. Tempio di Nettuno Il tempio di Nettuno è il più grande e meglio conservato di Paestum, edificato nel V secolo a.C. in pieno stile dorico classico. Ora l’attribuzione a Nettuno è dibattuta e se alcuni storici lo vorrebbero dedicato a Zeus, altri pensano sia dedicato ad Apollo. Tempio di Hera Detto “la Basilica”, per via del suo aspetto austero, è il più antico dei Templi di Paestum, ed è appunto per questo motivo che per molti anni gli studiosi non hanno capito la sua vera natura. Ancora oggi, non è stato chiarito con certezza se il tempio sia dedicato ad Hera, anche se è molto probabile è così, essendo la dea moglie del Re dell’Olimpo e madre di tutti gli achei. Tempio di Athena Costruito sul punto più alto della città, questo tempio è indubbiamente dedicato alla dea sapiente e guerriera più amata dai greci antichi. Si tratta dell’evoluzione di un primo sito chiamato “Oikos” intorno al quale intorno al 500 a.C ha cominciato a svilupparsi il tempio. I romani l’hanno poi dedicato a Cerere, dea della prosperità di origine preromana a cui il popolo dell’Urbe era molto devoto.
Paestum, il Sito Archeologico UNESCO Patrimonio dell’Umanità Home > Travel Blog > Paestum, il Sito Archeologico UNESCO Patrimonio dell’Umanità  di Davide Rossi , 01.04.2021 0             Paestum è stato uno dei primi siti della Magna Grecia a venir riscoperto e studiato dagli eruditi europei nel 1700, e oggi è uno dei siti archeologici più importanti del mondo accogliendo circa 440.000 visitatori all’anno. I suoi templi e musei lasciano a bocca aperta, raccontando la storia di popolazioni preistoriche, greche, lucane e romane. Il sito archeologico di Paestum si trova a circa 30km a sud dello splendido Golfo di Salerno, ed è un’area di 120 ettari gestita dal Ministero per i Beni Culturali che nel 1997 è entrato a far parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO, insieme al Parco Nazionale Cilento e Vallo di Diano, al sito archeologico di Velia e alla Certosa di Padula. Paestum fu fondata da alcuni coloni greci che venivano da Sibari, in Calabria, per rendere omaggio al Dio Poseidone. In breve tempo divenne una cittadina prospera, di grandi scambi commerciali e di navigatori, e nel corso dei secoli oltre ai magnifici templi, questi coloni magnogreci hanno costruito l’ampia agorà che ospita i resti dell’ekklesiasterion e dell’heroon. Dopo una breve fase di dominio lucano la città venne conquistata dai romani che ne fecero una prospera colonia-stato a servizio di Roma. Alcune parti della città cambiarono volto, come l’agorà, che divenne foro. Ai romani si deve la costruzione delle terme, delle lussuose ville patrizie e del meraviglioso anfiteatro che oggi possiamo ammirare (purtroppo diviso a metà). I templi di Paestum Paestum è un’area enorme composta da templi, aree pubbliche e tombe (la più famosa è quella del Tuffatore, splendidamente decorata). Tra i suoi scavi e musei si possono passare intere giornate immersi in una delle testimonianze più tangibili della ricchezza e prosperità magnogreca. Sicuramente, a colpire maggiormente l’immaginario sono sempre stati i suoi templi. Tempio di Nettuno Il tempio di Nettuno è il più grande e meglio conservato di Paestum, edificato nel V secolo a.C. in pieno stile dorico classico. Ora l’attribuzione a Nettuno è dibattuta e se alcuni storici lo vorrebbero dedicato a Zeus, altri pensano sia dedicato ad Apollo. Tempio di Hera Detto “la Basilica”, per via del suo aspetto austero, è il più antico dei Templi di Paestum, ed è appunto per questo motivo che per molti anni gli studiosi non hanno capito la sua vera natura. Ancora oggi, non è stato chiarito con certezza se il tempio sia dedicato ad Hera, anche se è molto probabile è così, essendo la dea moglie del Re dell’Olimpo e madre di tutti gli achei. Tempio di Athena Costruito sul punto più alto della città, questo tempio è indubbiamente dedicato alla dea sapiente e guerriera più amata dai greci antichi. Si tratta dell’evoluzione di un primo sito chiamato “Oikos” intorno al quale intorno al 500 a.C ha cominciato a svilupparsi il tempio. I romani l’hanno poi dedicato a Cerere, dea della prosperità di origine preromana a cui il popolo dell’Urbe era molto devoto. il Museo Archeologico Nazionale Il Museo Archeologico Nazionale nasce dalla necessità di mostrare i primi ritrovamenti di spessore (come le Metope di Hera) al pubblico già negli anni ’30 ma è solo diversi anni dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel 1952, che viene finalmente aperto al pubblico. Il museo si snoda su tre piani, dalla sezione preistorica alla sala romana passando per il celebre Heraion alla foce del Sole, per la Necropoli di Poseidone (tra cui la splendida tomba del Tuffatore), la collezione di stele in lingua osca e le tombe lucane, tra i pochissimi reperti integri che ci sono rimasti di questo popolo italico preromano. Proprio queste tombe e quella del Tuffatore hanno richiesto un ampliamento importante del museo nel 1968.
Αρχαιολογικό Μουσείο Πέστουμ
Paestum, il Sito Archeologico UNESCO Patrimonio dell’Umanità Home > Travel Blog > Paestum, il Sito Archeologico UNESCO Patrimonio dell’Umanità  di Davide Rossi , 01.04.2021 0             Paestum è stato uno dei primi siti della Magna Grecia a venir riscoperto e studiato dagli eruditi europei nel 1700, e oggi è uno dei siti archeologici più importanti del mondo accogliendo circa 440.000 visitatori all’anno. I suoi templi e musei lasciano a bocca aperta, raccontando la storia di popolazioni preistoriche, greche, lucane e romane. Il sito archeologico di Paestum si trova a circa 30km a sud dello splendido Golfo di Salerno, ed è un’area di 120 ettari gestita dal Ministero per i Beni Culturali che nel 1997 è entrato a far parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO, insieme al Parco Nazionale Cilento e Vallo di Diano, al sito archeologico di Velia e alla Certosa di Padula. Paestum fu fondata da alcuni coloni greci che venivano da Sibari, in Calabria, per rendere omaggio al Dio Poseidone. In breve tempo divenne una cittadina prospera, di grandi scambi commerciali e di navigatori, e nel corso dei secoli oltre ai magnifici templi, questi coloni magnogreci hanno costruito l’ampia agorà che ospita i resti dell’ekklesiasterion e dell’heroon. Dopo una breve fase di dominio lucano la città venne conquistata dai romani che ne fecero una prospera colonia-stato a servizio di Roma. Alcune parti della città cambiarono volto, come l’agorà, che divenne foro. Ai romani si deve la costruzione delle terme, delle lussuose ville patrizie e del meraviglioso anfiteatro che oggi possiamo ammirare (purtroppo diviso a metà). I templi di Paestum Paestum è un’area enorme composta da templi, aree pubbliche e tombe (la più famosa è quella del Tuffatore, splendidamente decorata). Tra i suoi scavi e musei si possono passare intere giornate immersi in una delle testimonianze più tangibili della ricchezza e prosperità magnogreca. Sicuramente, a colpire maggiormente l’immaginario sono sempre stati i suoi templi. Tempio di Nettuno Il tempio di Nettuno è il più grande e meglio conservato di Paestum, edificato nel V secolo a.C. in pieno stile dorico classico. Ora l’attribuzione a Nettuno è dibattuta e se alcuni storici lo vorrebbero dedicato a Zeus, altri pensano sia dedicato ad Apollo. Tempio di Hera Detto “la Basilica”, per via del suo aspetto austero, è il più antico dei Templi di Paestum, ed è appunto per questo motivo che per molti anni gli studiosi non hanno capito la sua vera natura. Ancora oggi, non è stato chiarito con certezza se il tempio sia dedicato ad Hera, anche se è molto probabile è così, essendo la dea moglie del Re dell’Olimpo e madre di tutti gli achei. Tempio di Athena Costruito sul punto più alto della città, questo tempio è indubbiamente dedicato alla dea sapiente e guerriera più amata dai greci antichi. Si tratta dell’evoluzione di un primo sito chiamato “Oikos” intorno al quale intorno al 500 a.C ha cominciato a svilupparsi il tempio. I romani l’hanno poi dedicato a Cerere, dea della prosperità di origine preromana a cui il popolo dell’Urbe era molto devoto. il Museo Archeologico Nazionale Il Museo Archeologico Nazionale nasce dalla necessità di mostrare i primi ritrovamenti di spessore (come le Metope di Hera) al pubblico già negli anni ’30 ma è solo diversi anni dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel 1952, che viene finalmente aperto al pubblico. Il museo si snoda su tre piani, dalla sezione preistorica alla sala romana passando per il celebre Heraion alla foce del Sole, per la Necropoli di Poseidone (tra cui la splendida tomba del Tuffatore), la collezione di stele in lingua osca e le tombe lucane, tra i pochissimi reperti integri che ci sono rimasti di questo popolo italico preromano. Proprio queste tombe e quella del Tuffatore hanno richiesto un ampliamento importante del museo nel 1968.
Una meta da raggiungere se vuoi visitare ogni singolo borgo marino del Cilento. Ottima per la famiglia e per le coppie, questa piccola località offre un momento di relax immerso nella natura, vicina alla riserva naturale di Punta Licosa. Baia arena ed Ogliastro offrono una spiaggia ampia mentre Ogliastro marina è più contenuta per chi amante dello snorkeling ed escursioni in pedalò e kayak, ma entrambe le località sono in sabbia fine e non rocciose. Da non perdere.
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Ogliastro Marina
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Una meta da raggiungere se vuoi visitare ogni singolo borgo marino del Cilento. Ottima per la famiglia e per le coppie, questa piccola località offre un momento di relax immerso nella natura, vicina alla riserva naturale di Punta Licosa. Baia arena ed Ogliastro offrono una spiaggia ampia mentre Ogliastro marina è più contenuta per chi amante dello snorkeling ed escursioni in pedalò e kayak, ma entrambe le località sono in sabbia fine e non rocciose. Da non perdere.
Piccolo borgo del Cilento, appena dopo Acciaroli, poco più di 300 abitanti, è un altro posto turistico per gli amanti della costa Cilentana , il mare è bandiera blu da molti anni. Anche la spiaggia sabbiosa, un po più distante dal centro, ha la sua bellezza naturalistica. Da visitare anche il castello Vinciprova, oggi adibito a Museo del mare.
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Pioppi
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Piccolo borgo del Cilento, appena dopo Acciaroli, poco più di 300 abitanti, è un altro posto turistico per gli amanti della costa Cilentana , il mare è bandiera blu da molti anni. Anche la spiaggia sabbiosa, un po più distante dal centro, ha la sua bellezza naturalistica. Da visitare anche il castello Vinciprova, oggi adibito a Museo del mare.
Tra le tante bellezze della natura che regala il Cilento bisogna annoverare le cascate dei Capelli di Venere di Casaletto Spartano. Le cascate di Venere sono tra le più belle cascate in Campania e sono oggetto di visita da tutta Italia
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Fontana Capello
Via Nazionale
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Vedere il blu e il verde del Cilento nello stesso momento è un'esperienza che si può fare a Trentinara, in provincia di Salerno. Anche i templi di Paestum sono avvistatili nel corso di questa adrenalinica attraversata del cielo che Cilento in Volo ha allestito per chi voglia godersi il panorama di questo angolo d'Italia sempre più amato dai viaggiatori in una prospettiva unica. In coppia o da soli, a una velocità che tocca i 120 km orari, si ha la possibilità di allungare lo sguardo sino all'isola di Capri.
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Trentinara
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Vedere il blu e il verde del Cilento nello stesso momento è un'esperienza che si può fare a Trentinara, in provincia di Salerno. Anche i templi di Paestum sono avvistatili nel corso di questa adrenalinica attraversata del cielo che Cilento in Volo ha allestito per chi voglia godersi il panorama di questo angolo d'Italia sempre più amato dai viaggiatori in una prospettiva unica. In coppia o da soli, a una velocità che tocca i 120 km orari, si ha la possibilità di allungare lo sguardo sino all'isola di Capri.
Spettacolo della natura, immerse nel verde del Cilento le gole del calore. Raggiungi il fiume calore e troverai tante attività in particolare per gli appassionati di trekking e snowboard.
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Gole del Calore
Località Remolino
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